Messa in vendita di case all’asta o pignoramenti prima casa conseguenti a debiti contratti, in molti casi possono essere evitati ricorrendo allo strumento, ancora poco conosciuto, denominato fondo patrimoniale che in molti casi rappresenta un vero e proprio scudo inattaccabile.
Fondo patrimoniale: cos’è e come funziona
Istituito con la legge 151/1975, si tratta di un atto attraverso cui un soggetto (coniuge o terzo) preserva alcuni beni indispensabili e necessari a soddisfare i bisogni della famiglia.
Deve essere regolarmente registrato davanti ad un notaio e alla presenza di due testimoni, eccezion fatta nel caso di costituzione tramite testamento.
Regolato dagli articoli del codice di procedura civile che vanno dal  167 al 171, rientra nella categoria del patrimonio separato e può essere rappresentato oltre che da beni mobili e immobili, anche da titoli di credito.
Il suo costo parte da circa 2 mila euro e protegge da eventuali azioni esecutive da parte di eventuali creditori che comunque, potranno aggredire i beni in questione, esclusivamente in delle due ipotesi di seguito indicate:
- quando il debito è stato contratto dai coniugi per far fronte ai bisogni della famiglia;
- nel caso in cui il debito è stato contratto dai coniugi per scopi estranei ai bisogni della famiglia all’oscuro dei creditori.
I beni interessati restano quindi di proprietà del soggetto e cambia solo la destinazione che viene esclusa rispetto al resto del patrimonio, rendendoli a prova di pignoramento o vendita in caso di debiti.
Una sorta di protezione dai creditori, sempre che, nel momento in cui il fondo patrimoniale viene costituito, non ci siano già situazioni esecutive o pignoramenti in atto, oppure ancora provvedimenti in via di sviluppo da parte dell’autorità giudiziaria.
Sconsigliabile da utilizzare inoltre, se lo si vuole fare come escamotage finalizzato a sfuggire al fisco e al pagamento delle tasse, poichè si rischia l’arresto oltre che il pagamento di sostanziose sanzioni pecuniarie.
In poche parole, se si volesse ricorrere a questo utile mezzo, assicurarsi che nel momento in cui l’atto viene sottoscritto non ci siano già situazioni che possano pregiudicarne l’efficacia.
In tal caso è bene innanzitutto risolvere i problemi di debiti già presenti e solo in un momento successivo pensare ad un fondo patrimoniale.