La caccia agli evasori si fa sempre più dura. I nuovi mezzi di contrasto, maggiormente efficaci, permetteranno allo Stato di individuare più facilmente chi non paga le tasse o chi cerca di pagare meno del dovuto. Spesometro, redditometro, banca dati, accertamenti esecutivi, tutoraggio, tracciabilità e maggiori controlli.
Vediamo nel dettaglio il funzionamento gli strumenti più incisivi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbero, se non abbattere del tutto, ridurre di molto la percentuale di evasione fiscale in Italia.
Redditometro
A partire dal mese di giugno prossimo entrerà definitivamente in vigore il nuovo strumento che permetterà di confrontare i redditi dichiarati col tenore di vita dei contribuenti, monitorando le spese (verranno prese in esame 100 voci di spesa).
Il controllo strumentale si verificherà su assicurazioni, attività ricreative, casa, investimenti, istruzione, mezzi di trasporto, ed altro ancora.
Quindi ulteriori controlli su macchine costose, barche, cavalli da corsa, soggiorni spa, viaggi costosi, frequenza dei figli in scuole private, polizze vita, iscrizione a circoli prestigiosi, ecc.
Una differenza superiore al 10% tra reddito dichiarato e reddito effettivo farà scattare automaticamente i controlli fiscali.
Accertamento esecutivo
In vigore ormai da qualche mese, sarà affidato alla tanto odiata Equitalia e per l’anno in corso si concentrerà al controllo approfondito delle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2007-2008.
Lo strumento permetterà all’ente di richiedere la riscossione di Iva, Irpef o Irap non dichiarate, nel giro di 30 giorni a partire dalla data di ricezione dell’atto di contestazione.
Se entro 180 giorni il contribuente non provvede al pagamento di quanto richiesto, periodo in cui comunque possono scattare ipoteche e fermi amministrativi, Equitalia potrà procedere con l’esecuzione forzata tramite espropriazioni o pignoramenti.