C’è una giustizia che quasi sempre funziona, è rigorosamente gratis, e rappresenta una valida alternativa per porre un freno alle prevaricazioni. « … il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della famiglia umana è la base di libertà , giustizia e pace nel Mondo…
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. » (dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.)
Seguendo i notiziari non si può fare a meno di notare che spesso i diritti dei cittadini vengono violati.
Le lentezza della giustizia (?) italiana non è di aiuto nei casi in cui la gente ricorre alla magistratura.
In molti lamentano l’esasperante lentezza della macchina giudiziaria: spesso e volentieri per arrivare ad una sentenza definitiva devono passare diversi anni.
Sempre che la giustizia trionfi; ma non voglio entrare nel merito della questione.
Solo per citare uno tra i tanti casi emblematici, rimanendo in tema di denaro, nella causa per un’eredità contesa la sentenza è arrivata dopo 49 anni.
Delle originarie parti in causa, è rimasto in vita soltanto uno zio ultranovantenne.
Notizie simili non fanno altro che provocare una sfiducia nei confronti della magistratura.
Basterebbe il dovere morale ed etico di tutti per fare in modo che tali diritti vengano rispettati.
Purtroppo le prepotenze, le prevaricazioni, le sopraffazioni, le violenze, le ingiustizie, le angherie, le vessazioni, le offese, gli oltraggi, sono sempre più all’ordine del giorno.
Eppure in teoria tali diritti sono riconosciuti dalla legge.
La legislazione sui Diritti Umani prevede:
diritto alla sicurezza che protegge le persone contro crimini come assassini, massacri, torture e rapimenti;
diritto alla libertà che tutela aree quali la libertà di pensiero e religiosa, la libertà di associazione, di riunione e di costituirsi in movimenti;
diritti politici che tutelano la libertà di partecipare alla vita politica attraverso la libertà di espressione, di protesta, di voto e di assumere cariche pubbliche;
diritti di habeas corpus che proteggono contro abusi da parte del sistema giudiziario quali incarcerazione senza processo, o con cosiddetto processo segreto, o con eccesso di punizione;
diritti di uguaglianza sociale che garantiscono uguale accesso alla cittadinanza, uguaglianza di fronte alla legge e abolizione delle discriminazioni;
diritto al benessere (può prendere anche il nome di diritti economico-sociali) che prevede l’accesso ad un adeguato sistema educativo e la tutela in caso di situazioni di grave disagio o povertà ;
diritti collettivi che assicurano la tutela contro genocidi e saccheggio delle risorse naturali.
Purtroppo nella realtà le cose sono ben diverse. E’ triste affermarlo, ma la negazione dei diritti è inversamente proporzionale alla ricchezza e/o alla popolarità -potenza di un individuo.
Per esempio una persona indigente non ha la possibilità di rivolgersi ad un avvocato perchè gli costerebbe denaro mentre una persona ricca o agiata non ha problemi di questo genere e quindi ha maggiori probabilità di far valere le proprie ragioni giuste o sbagliate che siano.
Sempre in teoria, chi non ha possibilità economiche potrebbe far ricorso al gratuito patrocinio (avvocato gratis a spese dello stato) ma di fatto le cose sembrano essere poco chiare in merito. In che modo allora far valere i propri diritti se gli stessi vengono negati e non si ha la possibilità economica di ricorrere ad un legale?
Esistono delle vie alternative che molto spesso si rivelano più veloci ed efficaci della giustizia tradizionale e sopratutto non richiedono costi di alcun genere: le trasmissioni televisive. Ci sono molti programmi che si occupano prevalentemente di questo, altri hanno al proprio interno delle specifiche rubriche.