Fino ad ora ciò che concorreva nelle assicurazioni  RC auto a determinarne il prezzo, scaturiva da parametri quali: l’età anagrafica, il sesso del conducente, la quantità di incidenti con e senza colpa degli ultimi 5 anni, il luogo di residenza e il modello dell’auto da assicurare.
Ma in un futuro non troppo lontano, anzi relativamente vicino, potrebbero entrare altri fattori tipo lo stile di guida e i percorsi abitualmente fatti.
Lo ha spiegato in un’intervista a Corriere Economia il dottor Paolo Vendramin, partner della practice strategy di Deloitte Consulting, che ha collaborato a una ricerca internazionale condotta su 11 Paesi e 15 mila clienti sulle assicurazioni telematiche.
“Viaggiare a 110 km all’ora in autostrada è diverso che andare a 80 all’ora in centro città , magari passando vicino alle scuole. Una tale differenza nei rischi oggi non è ancora prezzata”.
Se invece tutte le vetture fossero dotate di dispositivi in grado di registrare abitudini ed usi dei diversi conducenti, così come la ormai famosa scatola nera; ma non solo quella, si potrebbero prendere in considerazione molti altri parametri per il calcolo dell’assicurazione auto (tipo gli orari in cui l’auto viene usata, le distanze percorse, il modo di frenare o di accelerare, ecc) che renderebbe il costo della stessa sicuramente più equo per ogni guidatore.
Per una volta tanto su questo argomento siamo già avanti in confronto al resto degli altri paesi Europei visto che in Italia la maggior parte degli automobilisti si son detti a favore del condividere i dati del loro veicolo con assicurazioni, banche o addirittura il datore di lavoro (per chi ha la macchina aziendale), a patto però che le tariffe scendano.
A dimostrare questo dato sono le 4,5 milioni di auto che montano giĂ la scatola nera (piĂą di qualsiasi altro paese Europeo), quando in Germania per esempio sono appena 20 mila.
Insomma: siamo ben disposti a rinunciare ad un poco della nostra privacy se in cambio abbiamo dei servizi in piĂą ed un bel risparmio.
Ha concluso Vendramin: “Le compagnie assicurative dovranno essere capaci di segmentare in vari gruppi i clienti,  proponendo loro offerte commerciali più brillanti con livelli differenti di premi in relazione al rischio e l’aggiunta di servizi innovativi”.