Auto con Targa Estera e Senza Assicurazione: Niente Multe

Se fine a qualche tempo fa si credeva che prima o poi le istituzioni avrebbero trovato il modo di beccare i furbetti delle targhe estere che praticamente comprando automobili immatricolate fuori dall’Italia risparmiavano su bollo e assicurazione, purtroppo la verità è un’altra, almeno allo stato attuale. Lo ha affermato il Ministero dell’Interno, dipartimento della Pubblica Sicurezza, tramite una nota del 3 aprile avente a oggetto l’applicazione dell’art. 193 del Codice della Strada a veicoli immatricolati in diverso Stato UE.

A chiedere chiarimenti era stato il Consorzio Polizia Municipale di Padova Ovest, desideroso di sapere con certezza se applicare o meno, anche ai veicoli con targa straniera, le sanzioni stabilite dal Codice della Strada in caso manchi la copertura assicurativa.

In breve, il succo della risposta è stato che:

per i veicoli muniti di targa estera appartenente a uno degli Stati indicati nell’apposito Decreto Ministeriale non è obbligatorio dimostrare la regolare copertura assicurativa del mezzo. Di conseguenza non possono essere applicabili le sanzioni previste.

targhe auto straniere



Questo nemmeno nell’eventualità in cui non si sia proceduto a munire il veicolo, anche se circolante in Italia da oltre un anno, di targa e documenti italiani.

La norma senza dubbio avvantaggia gli automobilisti che ricorrono all’escamotage delle targhe estere per risparmiare su bollo e assicurazione: nessun obbligo di legge, niente rilevazioni automatiche delle infrazioni, tanto meno pagamenti delle tasse sul veicolo.

E oltre al danno, anche la beffa per i conducenti con mezzi regolarmente immatricolati in italia, del rischio di ritrovarsi vittime di sinistri senza che il veicolo interessato all’incidente sia provvisto di copertura RC auto.

Ciò nonostante il veicolo di fatto circoli illegittimamente sul territorio dello Stato. Si ritiene infatti che non possano essere contestate le violazioni di cui all’art. 193 C.d.S., in ragione della sussistenza di una regolare immatricolazione straniera e della relativa copertura assicurativa.

Purtroppo c’è da dire che tale contesto è dovuto ad accordi e normative internazionali ai quali il nostro paese non può sottrarsi, ovvero la convenzione del 30 maggio 2002 tra gli uffici nazionali di assicurazione degli stati membri dello Spazio economico europeo e di altri stati associati.





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