Grazie al Dll concorrenza che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo a breve, potrebbero esserci indiscutibili vantaggi anche per chi vuole risparmiare sul prezzo dell’alloggio, sia che si trovi in viaggio per lavoro o per le vacanze. Questo per via della cosiddetta norma Booking, presente al Capo X del decreto, relativo al Turismo ed ai servizi di trasporto.
Non a caso, così come riportato nell’art. 61 del suddetto DdL:
È nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto.
Tradotto in parole povere, ciò sta a sottolineare che, prima di apprestarsi a fare una prenotazione alberghiera (o in hotel, bed and breakfast, agriturismo o qualsiasi altra attività ricettiva), per evitare di pagare di più sul prezzo della camera, sarebbe meglio non fermarsi ai  tanti siti web conosciuti o meno, come ad esempio Booking, Expedia e similari.
Infatti, proprio per via della prossima scomparsa della cosiddetta parità tariffaria (parity rate), ogni struttura non sarà più obbligata ad applicare le stesse tariffe proposte sui portali di prenotazione.
Questo si traduce in un maggior risparmio per il consumatore che, una volta deciso dove andare, avrà la certezza di ottenere prezzi più bassi rivolgendosi direttamente al sito web dell’hotel di proprio gradimento.
Cosa che al momento è vietata perchè quasi sempre c’è una clausola nei contratti a tutela dei siti di booking.
Per capirne di più è bene sapere che i siti di prenotazioni impongono ai singoli titolari o gestori di strutture di accoglienza turistica un prezzo al di sotto del quale non è possibile scendere in nessun caso.
Con l’eliminazione di tale limitazione, gli albergatori saranno liberi di affittare le proprie camere a prezzi convenienti, liberi e indipendenti.
Un gran passo avanti visto che ancora oggi questa regola penalizza di molto sia gli operatori del settore che i consumatori che finalmente beneficeranno di prezzi migliori avvantaggiando anche le imprese e il fisco, per i seguenti motivi: aumenteranno le vendite e conseguentemente il recupero delle imposte che finora finivano quasi sempre fuori dall’Italia.
Stavolta è in accordo anche l’Unione Europea, secondo cui, modificando la parity rate, miglioreranno le condizioni concorrenziali favorendo i consumatori.
Finalmente viaggiare potrebbe costare meno sempre che, il prima possibile, il Dll concorrenza entri in vigore in maniera definitiva.