Quando il Gratis non fa Risparmiare

gratisTalvolta uno paga di più le cose che ha avuto gratis (Albert Einstein). Gratis è  senza dubbio il termine piu usato ma anche quello più abusato nel campo della pubblicità. Non ci sono settori in cui tale locuzione non venga applicata per promuovere un prodotto o servizio.

Facile immaginarne il motivo: è uno tra i termini che riesce a polarizzare meglio l’attenzione della gente o come direbbero gli esperti di marketing, dei target di riferimento. Su internet ad esempio, provando a digitare su google il termine gratis, appaiono 393 milioni di risultati.

Ma da dove arriva questo vocabolo, e sopratutto, che cosa vuol dire gratis? Nell’etimologia della parola, Gratis è un termine di derivazione latina che tradotto letteramente sta a significare per grazia, di pura grazia, senza pagamento, ovvero senza ricevere niente in cambio.

A voler trovare un sinonimo, l’unico che potrebbe essere adottato al posto della parola gratis è senza dubbio l’aggettivo incondizionatamente. Ciò sta a significare che ogni  circostanza in cui si sente accostare il termine gratis a qualsiasi concetto, la cosa più ovvia e logica che balza alla mente è una sola: non si deve pagare o compiere azione alcuna che consenta di poterne usufruire.

Se è gratis è gratis, punto. Tu mi stai dando qualcosa senza pretendere nulla da me e senza obbligarmi a compiere un’azione attraverso cui ricambiare. Eppure tutte le volte che sento menzionare questo termine nel bel mezzo di uno spot pubblicitario, c’è qualcosa che non mi torna. Vi spiego da  dove parte questo mio apparente preconcetto.



Qualche anno fa avevo un’agenzia di disbrigo pratiche, erano gli anni in cui la bolla della new economy era al suo massimo splendore e molte aziende si affacciavano ad internet per la prima volta.

Un giorno ricevo una telefonata da una gentile segretaria che mi comunicava un non ben definito computer gratis in regalo che la sua società aveva deciso di donarmi, per motivi che mi sarebbero stati  spiegati meglio dall’incaricato alla consegna.

Giorni dopo mi arriva in ufficio un perfetto venditore vestito di tutto punto che, sfoggiando le sue doti oratorie, mi spiega le motivazioni di questo computer gratis tutto per me. Per motivi promozionali, un’Azienda di servizi telematici (visure e certificati via web) aveva designato in ogni comune un fortunato a cui dare gratis un computer attraverso cui accedere al database.

Utilizzando l’ottimo servizio, sarebbe servito come credenziale per i potenziali futuri clienti dei loro servizi online. Il tutto apponendo qualche firma su di un contratto che, a volerlo leggere e comprendere, sarebbe servita qualche ora.

Per educazione lo faccio parlare. Il venditore conclude il discorso passandomi in mano la penna per firmare, affermando che mi avrebbe consegnato il computer seduta stante. Io rifiuto semplicemente per 2 motivi: avevo già  due computer in ufficio ed un terzo a casa, ed inoltre ero già di mio in grado di fare i certificati e le visure online.




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