Le mascherine antivirus, con il diffondersi del Covid19, sono diventate un ausilio ormai indispensabile per tutti.
Questo perchè aiutano a proteggersi non solo dalle polveri, ma anche da batteri, bacilli, germi e agenti patogeni che circolano nell’aria.
Mascherine e Covid19
Nel caso specifico del Coronavirus poi, tengono lontane le goccioline attraverso cui questo temibile virus si trasmette, passando da persona a persona, con la saliva oppure, come avviene nella maggior parte dei casi, tossendo e starnutendo.
Ovviamente non tutte le mascherine sono uguali: alcune sono più efficaci, altre meno; in ogni caso, anche quelle comuni, un pochino limitano il propagarsi nell’aria delle piccolissime quantità di liquido salivare infetto.
Forse sarà per questo se un numero sempre crescente di nazioni, regioni, provincie e comuni anche italiani, ne suggeriscono l’uso diffuso, proprio per via della potenziale trasmissione da soggetti che non hanno sintomi, valutata da studi recentemente pubblicati.
Tipi di mascherine
Occorre premettere che, secondo diversi studi, già le semplici mascherine chirurgiche classiche possono prevenire la trasmissione dell’infezione, anche se indossate da soggetti che hanno sviluppato il virus, ma che comunque non presentano sintomi.
Da qui la scelta sempre più diffusa di proteggere sempre e comunque bocca e naso delle persone, anche se non hanno disturbi, come indica ad esempio la determinazione della Lombardia.
Detto questo, vediamo in commercio quanti e quali tipologie di mascherine si trovano e quali sono le loro caratteristiche.
Partendo sempre dal presupposto che non tutte le maschere sono uguali, ne esistono di diversi tipi con caratteristiche che le rendono appropriate per la protezione da diverse minacce, sia chimiche che biologiche.
Mascherine fai da te
Tra i rimedi casalinghi, ai quali in molti hanno fatto ricorso non avendo trovato in commercio le mascherine protettive vere e proprie, si annoverano sciarpe, foulard, fazzoletti, tovaglioli di stoffa e strofinacci.
I più avvezzi al bricolage si sono spinti oltre, realizzando in casa mascherine in tessuto.
Anche se sono quelle col più basso livello di protezione, piuttosto che niente è meglio piuttosto, come recita un detto milanese.
Per renderle più efficaci basta inserire all’interno uno strato di carta forno che trattiene le particelle di chi le indossa.
Mascherine chirurgiche
Possono essere d’aiuto, sempre in chiave di riduzione del rischio di trasmissione del virus, tenendo comunque conto che vanno indossate correttamente e devono essere cambiate spesso perchè se si bagnano, si facilita il passaggio di eventuali particelle virali.
Mascherine FFP2
Possono essere con o senza valvola; le prime bloccano ogni accesso a particelle virali e per questo possono essere utili per chi si trova a contatto o chi soccorre soggetti infetti o potenzialmente contagiati.
Le FFP2 (ma anche le FFP3) con valvola oltre a proteggere, sono anche più confortevoli perchè evitano la formazione di condensa all’interno e non fanno appannare gli occhiali.
Hanno una capacità filtrante minima del 92%.
Mascherine FFP3
Senza dubbio quelle che assicurano la miglior protezione in entrata, visto che eliminano del tutto le possibilità di scambio con l’esterno per naso e bocca, grazie all’apposita valvola di esalazione di cui sono dotate.
Non è un caso infatti se le utilizza sopratutto il personale sanitario impiegato nei reparti in cui sono ricoverati i pazienti affetti da Covid. La loro capacità filtrante arriva al 98%.
Informazioni aggiuntive
- Come indossare la mascherina: le mascherine vanno indossate evitando di toccarle nella parte interna, per evitare di contaminarle con le mani;
- Per quanto tempo usare la mascherina: anche se usate poco, le mascherine, ove non diversamente indicato sulla confezione, sono tutte usa e getta. In linea di massima sono monouso le mascherine filtranti, le chirurgiche e i dispositivi ad alto filtraggio usati in ospedale. I modelli utilizzabili più volte sono difficili da reperire. Quindi anche dopo averle indossate solo pochi minuti andrebbero buttate;
- Dove buttare le mascherine: se in casa non ci sono persone positive al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, mascherine (ma anche guanti usa e getta) si smaltiscono nei rifiuti indifferenziati, meglio ancora se chiusi in due sacchetti, uno dentro all’altro, ben sigillati.