Fare Soldi Pescando Banconote e Gioielli

new yorkLe trovate per fare soldi sono sempre all’ordine del giorno; se ne trovano di tutti i tipi: bizzarre, stravaganti, talvolta incredibili.

Quella che vi narreremo oggi è alla portata di tutti e può essere replicata nella maggior parte delle città, anche italiane.

Sicuramente di gente che riesce a trovare oro e preziosi anche nel bel paese sembra essercene tanta, seppure adotti tecniche e metodi diversi.

Artefice dell’originale idea che permette di guadagnare denaro in maniera piuttosto semplice è Eliel Santos, un uomo newyorkese che ormai da qualche anno svolge quotidianamente la cosiddetta attività di pescatore metropolitano di preziosi e banconote.

In poche parole, quello che fa quest’uomo altro non è che recuperare, entrandone poi in possesso, soldi, gioielli e gadget tecnologici recuperandoli dalle grate dei marciapiedi dove i passanti a quanto pare li perdono piuttosto frequentemente.

L’idea, dal racconto dello stesso Santos, è venuta un giorno in cui, mentre passeggiava per le strade della Grande Mela, incrociò un ragazzo al quale erano cadute dalla tasca le chiavi di casa in una grata.

Lui si offrì di aiutarlo recuperando le chiavi cadute in pochissimi minuti, ricevendo come ricompensa 50 dollari.

Fu in quel momento che penso: chissà a quanta gente cadono cose dalle tasche e vanno a finire nelle grate.



Ci mise ben poco a rendersi conto che le cose stavano proprio come aveva ipotizzato: sotto ogni grata, un sacco di roba, pronta per essere recuperata.

Così si attrezzo adeguatamente e cominciò ad “operare”: un semplice rotolo di filo interdentale, carta topicida attaccata ad una estremità e un amo raddrizzato da usare per raccogliere le banconote.

Sono passati 8 anni dalla prima volta e ancora oggi Santos vive di quello con guadagni medi giornalieri di tutto rispetto che, nei giorni più proficui, possono arrivare fino a mille euro per 5 ore di pesca cittadina.

Certo, non successe quotidianamente, ma non nemmeno è raro estrarre dalle grate dei marciapiedi dei veri e propri tesori.

Collane, anelli, bracciali d’oro e diamanti, banconote, smartphone, monete.

Luoghi più redditizi quelli ad alto passaggio pedonale e turistico; giorni migliori della settimana quelli che vanno dal giovedì alla domenica, mentre le occasioni in cui il bottino è più corposo e concentrato in zone ridotte sono quelle successive a parate, manifestazioni, raduni e feste patronali.

Ogni giorno, si segna sulla mappa i luoghi di pesca battuti, in modo da non ripassarci se non dopo che sia trascorso un pò di tempo; così la gente ha il tempo di perdere altre cose.

Sono pronto a scommettere che, diffusasi la notizia, non ci vorrà poi molto affinchè i novelli pescatori urbani di tesori, con la speranza di guadagnare, entrino in azione anche da noi. Sempre che, in Italia, tale pratica sia permessa dalla legge.







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