Tassa sul Contante: Casper Invita al Boicottaggio

    Non si placano le polemiche riguardanti la nuova tassa sui prelievi applicata da diversi istituti di credito. Le associazioni di consumatori stanno già cercando di correre ai ripari attuando delle iniziative finalizzate a difendere i diritti dei cittadini.


    Intanto, per risparmiare, è bene spostare il proprio conto presso le banche che applicano condizioni più vantaggiose.

    Infatti, se l’istituto finanziario in cui teniamo il conto corrente ha iniziato ad applicare costi aggiuntivi anche sul prelievo dei contanti allo sportello, non c’è niente di meglio da fare che rivolgersi ad una banca diversa.

    La associazioni di consumatori, anche attraverso il comitato Casper contro le speculazioni su prezzi e tariffe, sempre in prima linea nel difendere i diritti dei cittadini, hanno subito espresso la propria opinione contraria al riguardo.

    La scelta delle banche è stata definita altamente discriminatoria sopratutto nei confronti di alcune fasce di clienti, come ad esempio le persone anziane.

    Per questo hanno sollecitato i consumatori a intraprendere azioni di boicottaggio nei confronti delle banche che applicano tali costi aggiuntivi.

    La vostra banca ha imposto una commissione per ritirare il contante allo sportello? Sceglietene una che non applica tale costo e spostate il conto.

    A dire il vero non si capisce ancora se la notizia secondo cui molti istituti di credito stanno applicando una commissione sui prelievi allo sportello sia vera.

    Secondo diverse fonti per ogni operazione si dovrebbero pagare importi variabili da uno a tre euro.

    Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, commentando un articolo del Corriere della Sera che tra i primi ha parlato della tassa sul contante, ha dichiarato che sul prelievo di denaro effettuati presso gli sportelli bancari non c’è nessuna tassa, non c’è nessun rincaro.

    Come stanno davvero le cose? Sicuramente ogni correntista lo scoprirà non appena gli capita l’occasione di recarsi in banca per fare un prelievo, sempre che prima non riceva comunicazioni in merito tramite posta.

    Per avere certezza sull’esistenza del nuovo fantomatico balzello, chi meglio dei diretti interessati può far luce su questa vicenda?

    Onde fornire ai lettori informazioni veritiere, ho deciso di contattare le più grosse banche presenti sul territorio nazionale per sapere dai diretti interessati come stanno davvero le cose.

    Ho chiesto di sapere attraverso una breve nota la posizione al riguardo adottata da ogni istituto di credito.

    Chissà che le banche, essendo state messe nella posizione di esprimere un contraddittorio, non gradiscano comunicare il proprio punto di vista.

    Qualora dovessi ricevere risposta, sarò ben lieto di pubblicarne il contenuto.

    Nel frattempo, se qualcuno ha avuto modo di appurare l’esistenza o meno della tassa sui prelievi, può riportare la propria esperienza scrivendo un commento a questo articolo.




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