Sospensione Mutui: si può chiedere entro il 31 marzo

Quinta proroga per fare domanda di sospensione delle rate del mutuo se ci si trova in condizioni di difficoltà economica, in seguito all’accordo tra Associazione bancaria italiana e Associazioni a difesa dei diritti dei consumatori.  Inoltro richieste entro fine marzo prossimo.


Per chiedere la proroga sulla sospensione delle rate del mutuo occorre dare prova di non essere nelle momentanee condizioni di far fronte ai pagamenti, ad esempio per aver perso il lavoro o a causa della conclusione di un contratto a termine.

Tra gli altri casi in cui si è impossibilitati a pagare il mutuo e chiederne la momentanea sospensione: l’entrata in cassa integrazione, il decesso di uno dei componenti del nucleo familiare o il verificarsi di un infortunio a danno del familiare che produce reddito.

Una o più delle cause sopra indicate, devono essersi verificate entro il 28 febbraio 2013; la sospensione non può essere concessa a chi ha già usufruito precedentemente della moratoria sui mutui.

La quinta proroga della misura appena varata sarà anche l’ultima e permetterà alle famiglie di conservare una liquidità media di circa 7 mila euro annui; fino ad oggi sono stati già sospesi ben 85.000 mutui, pari ad un debito stimato di 10 miliardi di euro.

Il successo delle precedenti proroghe si ripeterà sicuramente dato che la crisi economica continua a colpire duramente le famiglie italiane.

Buone notizie anche per chi non riuscisse a usufruire della moratoria mutuo cosa visto che a breve sarà nuovamente operativo il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, anche se le nuove regole saranno diverse rispetto al passato.

Il nuovo stanziamento per il fondo sarà pari a 10 milioni di euro sia per il 2012 che per il 2013 .

Il Fondo consente di sospendere le rate del mutuo fino a un massimo di 18 mesi per i finanziamenti di importo non superiore ai 250.000 euro e per le famiglie che dichiarano un reddito Isee non superiore ai 30.000 euro.

Le regole di accesso al fondo di solidarietà sono molto più restrittive se paragonate a quelle precedenti; in questo modo purtroppo saranno ben pochi coloro che potranno beneficiarne.

Avranno diritto a richiedere l’agevolazione le famiglie in cui, nei tre anni precedenti la richiesta, si sia verificata una delle seguenti circostanze:

cessazione del rapporto di lavoro subordinato, a meno che non si sia trattato di dimissioni non per giusta causa, di risoluzione consensuale o per limiti di età con diritto alla pensione o di licenziamento per giusta causa;
cessazione del rapporto di lavoro di agenzia, da rappresentante o di collaborazione continuativa e coordinata anche se non a carattere subordinato;
morte o riconoscimento di handicap grave; minorazione che abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, che renda necessario un’assistenza permanente.

Non saranno più valide le seguenti motivazioni: aumento delle rate del mutuo, pagamento di spese mediche o assistenziali e pagamento spese di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione.

Al posto della proroga della sospensione dei mutui, giunta a scadenza, dovrebbe entrare in vigore il fondo di solidarietà, non appena sarà pronto il relativo regolamento di attuazione.


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