Nuovi Business: Park Sharing

Immagina di trovare parcheggio in qualsiasi zona della tua città, senza perdere tempo inutile girando in cerca di un posto libero in cui posteggiare la tua auto. Solo utopia? Niente affatto, almeno in America. La buona notizia è che il concetto potrebbe essere adattato e sfruttato anche sul mercato italiano.


Trovare un parcheggio, non solo nelle grandi città, è un’impresa sempre più ardua per gli automobilisti. A chi non è mai successo di girare e rigirare prima di trovare uno spazio in cui posteggiare la macchina?

Un gruppo di amici statunitensi, dopo aver studiato a fondo il problema hanno trovato il modo di risolvere l’increscioso impiccio: lo scambio di parcheggi.

Come funziona il park sharing

Il sistema funziona grosso modo così: chi ha un posto auto privato (come nel caso dei posti assegnati dei parcheggi condominiali) che per diverse ore durante il giorno è vuoto poichè il proprietario si sposta in macchina per andare al lavoro, lo scambia o lo affitta ad altri automobilisti che hanno bisogno di parcheggiare in zona.

Se lo scambio avviene tra persone che mettono in condivisione il parcheggio, nessuno dei due paga nulla (scambio alla pari); nel caso in cui invece un automobilista voglia utilizzare un parcheggio ma lui non ha un posto auto da scambiare,  paga un tot in denaro in base al tempo di utilizzo del parcheggio; comunque con un prezzo molto al di sotto dei parcheggi a pagamento.

La community che mette in relazione i proprietari di parcheggi disponibili con chi cerca posti per parcheggiare la propria auto si chiama parkcirca.

Per usufruire del servizio i proprietari possono registrarsi e indicare giorni e orari di disponibilità del parcheggio e coordinate gps del proprio spazio.

Chi invece ha bisogno di un parcheggio può trovarlo attraverso un’apposita applicazione per iPhone che segnala le zone in cui c’è disponibilità, previo pagamento di un importo proporzionale al tempo di permanenza.

Il sito che offre il servizio e mette a disposizione l’applicazione per gli smartphone trattiene una piccola commissione in denaro e gira il resto al proprietario del parcheggio.

Vista la scarsità di parcheggi in Italia (o forse l’eccessiva presenza di auto), un servizio simile potrebbe riscuotere successo anche nel bel paese.


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