Fondo di Solidarietà e Sospensione Mutui: Ultime Novità

    La sospensione dei mutui fino ad ora possibile grazie al  Piano Famiglie, è stata l’unica ancora di salvezza per chi aveva comprato un immobile e non era in grado di pagare le rate. Sarà rimpiazzato dal Fondo di Solidarietà ma occorre aspettare il nuovo regolamento.


    Praticamente quest’anno, nell’amaro uovo pasquale regalato dalla politica, una sorpresa davvero sgradita: il giorno di Pasqua è infatti scaduto il termine ultimo per la moratoria sui mutui.

    Nel frattempo non c’è nulla da fare visto che, dal 31 marzo scorso è tutto fermo e chi si trova in difficoltà non ha alcuna tutela o alternative possibili (al limite affittare una stanza per racimolare qualche soldo extra).

    Il Piano Famiglie, dalla sua istituzione ad oggi, per ben 3 anni, ha consentito a tanti nuclei familiari ritrovatisi in difficoltà economiche, ad esempio per aver perduto il lavoro e la relativa fonte di reddito, di bloccare temporaneamente il pagamento delle rate del mutuo.

    Avevano usufruito della moratoria sui mutui circa 90 mila soggetti, con una erogazione finanziaria pari a ben 606 milioni di euro. L’alternativa in attesa di ulteriori sviluppi è rappresentata dal Fondo di solidarietà con uno stanziamento previsto di 20 milioni di euro.

    Peccato che da ben 10 mesi sia in attesa del regolamento attuativo che modifica il preesistente Decreto n. 132/2010; se entrasse in vigore, permetterebbe di sospendere i mutui per altri 18 mesi.

    L’Abi aveva già predisposto la modulistica necessaria ma a causa dei nuovi parametri stabiliti dalla riforma Fornero per l’assegnazione dei benefici si è creato un grosso intoppo burocratico.

    Le uniche notizie certe riguardano le modalità di accesso relative all’importo originario del mutuo che non deve superare i 250 mila euro, mentre l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare non deve eccedere la soglia dei 30 mila euro.

    Le aziende hanno ancora qualche mese di respiro grazie alla proroga dell’Abi (Associazione bancaria Italiana) che ha spostato di ulteriori 3 mesi, ovvero fino alla fine del mese di giugno, il termine di validità delle iniziative a sostegno delle imprese in difficoltà.

    Per mezzo dell’apposito strumento denominato Nuove misure per il credito alle Pmi, le piccole e medie imprese italiane potranno continuare ad usufruire della sospensione mutui e leasing allungandone la durata, avvalersi di ulteriori anticipazioni bancarie e richiedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri.

    La situazione è tutt’altro che incoraggiante e come se ciò non bastasse, siamo di nuovo vicini al pagamento dell’Imu, dell’Irpef, della nuova Tares oltre che all’aumento dell’Iva.

    Senza un Governo in carica, poco probabile che la situazione si risolva. Benchè sia difficile, per una volta cerchiamo di essere ottimisti e facciamo in modo che la notizia si diffonda: chissà che parlarne non sproni chi di dovere a sbrogliare i nodi che bloccano il Fondo di solidarietà.

    Leggi l’articolo riguardante la moratoria mutui e prestiti 2015 se vuoi sospendere il pagamento delle rate.




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