Case Gratis in Italia: Lista di Tutti i Comuni che le Regalano

casa gratuitaIn diverse zone del bel paese, per far fronte all’abbandono del territorio, è stata presa l’inconsueta decisione di regalare le case disabitate, offrendole a chi desidera andarci a vivere dopo averle risistemate, al prezzo simbolico di un solo euro; praticamente case a costo zero. Vediamo dove e come.

Partiamo col dire che proprio in questi giorni (siamo a maggio 2017) è  partito il progetto denominato Valore Paese – Cammini e Percorsi, attraverso cui l’Agenzia del Demanio, degli Enti territoriali e l’Anas mettono a disposizione di chi vuole ristrutturarli e trasformarli in strutture ricettive ben 100 immobili pubblici in concessione gratuita.

Segue in ordine di tempo nell’aver intrapreso questa strada, con la speranza di vederlo ripopolato, il Comune di Lecce nei Marsi (circa 2 mila anime e una densità demografica di soli 26 abitanti per chilometro), borgo situato nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo, situato in provincia di L’Aquila e distante 138 km da Roma.

L’amministrazione locale, con tale iniziativa, spera di far rivivere il centro storico, a patto che, chi decide di approfittare di questa opportunità, sia poi disposto a trasferirsi ed abitarci per almeno 5 anni.

Si tratta di case di privati che per disfarsene hanno indicato il Comune come intermediario, o in taluni casi le hanno cedute come libere donazioni: chi vuole acquistarle deve solo assumersi gli oneri di ristrutturazione.

Più nel dettaglio, chi vuole acquistare le case nel paese disabitato per le troppe persone che si sono trasferite altrove, deve assumerci l’impegno di prevedere un progetto di ristrutturazione e rivalutazione entro un anno.

E ovviamente anche quello di sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento.

I lavori poi devono iniziare nell’arco di 2 mesi a partire da quando si saranno ottenuti tutti i permessi necessari.

Fermo restando che occorre stipulare una fideiussione di 5000 euro della durata di tre anni, a garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del Comune, che successivamente verranno restituiti.

Trovate simili anche a Salemi in provincia di Trapani, Gangi in provincia di Palermo e Carrega Ligure in provincia di Alessandria.

L’obiettivo sempre lo stesso: evitare che i paesi indicati restino quasi deserti e abbandonati a se stessi dopo essersi svuotati dal fenomeno dell’emigrazione.

Ma vale davvero la pena accettare una casa gratis ma da risistemare se non addirittura da rifare totalmente, situata in luoghi sperduti e privi di servizi?

Ovviamente bisogna considerare che gli immobili in questione, nella maggior parte dei casi, si trovano in posti isolati, sono da ristrutturare e poi bisogna pagarci imu tasi e tarsu.

Certo è che se per molti non ne vale la pena, per tanti altri potrebbe essere un imperdibile occasione: chi ama i borghi e la vita tranquilla, come magari i pensionati, oppure gli scrittori, gli architetti, oppure ancora chi lavora in remoto tramite il computer, sempre che le zone siano coperte da internet ad alta velocità.

La proposta è rivolta a tutti, con priorità verso le giovani coppie e i meno fortunati, col fine di salvaguardare il patrimonio architettonico del luogo.

Per tutti coloro ai quali l’iniziativa finalizzata ad avere in regalo una casa senza soldi potrebbe interessare, non resta altro da fare che chiamare il Comune interessato e farsi dare tutti i chiarimenti di cui si ha bisogno.

Anche se, stranamente, sul sito web ufficiale del Comune di Lecce nei Marsi non c’è traccia nè della Delibera di Consiglio Comunale, tanto meno dell’Avviso Pubblico.

Si unisce alla lista sopra citata anche il Comune di Regalbuto in provincia di Enna, che regala case alla cifra simbolica di un solo euro.

Vecchi immobili situati nel centro storico e in periferia, che ovviamente dovranno essere ristrutturati.

In questo caso però, le spese da sostenere per metterle a posto rendendole nuovamente agibili,  potrebbero anche essere finanziate, a seconda dei casi, grazie ad incentivi statali o europei.

Scopo dell’iniziativa, sempre il medesimo: contrastare l’abbandono da parte della popolazione e ridare nuova vita ad alcune aree della zona.



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