Come Non Pagare il Canone Rai Continuando a Vedere la TV

    Non pagare il canone rai, pur senza rinunciare alla televisione in casa e senza incorrere in multe o sanzioni si può. Basta essere informati e sapere come fare. Nel pieno rispetto della legge e liberandosi definitivamente da quella che è in assoluto la tassa più odiata da tutti gli italiani. Premessa: molti di voi avranno sicuramente già letto diversi articoli che spiegano come evitare di corrispondere il canone televisivo all’erario.


    Peccato che si tratti solo di escamotage che comunque, in caso di controlli o provvedimenti specifici tutt’ora allo studio (come ad esempio il pagamento della tassa sulla televisione inclusa nella bolletta della luce), non esulino dall’incorrere in multe o sanzioni.

    Questo perchè, diciamocelo con franchezza, anche chi chiede ad esempio il suggellamento dell’apparecchio, nella maggior parte dei casi poi di fatto ha in casa altri televisori e quindi sta evadendo il pagamento del canone.

    Il punto è che pare ingiusto pagare una tassa per il servizio pubblico televisivo che di fatto pubblico non è.

    Il sentire comune sull’argomento è: perche pagare per guardare le trasmissioni Rai, dove la politica la fa da padrona, la qualità dei contenuti è scadente e come se non bastasse c’è anche da sorbirsi la pubblicità?

    Purtroppo la legge in materia, seppur non condivisibile è molto chiara, come dice anche la pubblicità: qualunque cosa tu faccia con la tv è una tassa sul possesso dell’apparecchio e quindi non ci sono ma che tengano.

    Questo almeno, fino a pochi mesi fa, quando un chiarimento ministeriale, ha precisato che per il possesso di dispositivi multimediali (computer, smartphone, tablet pc, ovvero tutti gli strumenti suscettibili, di per sé, di connessione alla rete internet) non è dovuto il pagamento del canone tv.

    Altro punto che a noi interessa, riportato sempre nella dichiarazione del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera nella risposta scritta del 26 aprile 2012, (allegato B della seduta n. 626, all’interrogazione 4-15099 presentata da Giuseppe Giulietti), riguarda la circoscrizione degli apparecchi soggetti al pagamento del canone che è limitata  a quelli utili alla ricezione di segnali televisivi su piattaforma terrestre e piattaforme satellitare.

    Testualmente: …tali apparecchi sono quelli caratterizzati da un sintonizzatore, che ha la funzione essenziale di prelevare il segnale di antenna nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione e la capacità autonoma di erogare il servizio di radiodiffusione (o come veniva chiamato nel regio-decreto di radioaudizione).

    Semplificando al massimo, se in casa si guarda la televisione sfruttando la connessione ad internet ed il dispositivo utilizzato non è dotato di sintonizzatore il Canone Rai non si deve pagare.

    Ma allora come si fa a non pagare la tassa sul possesso di apparecchi radio televisivi senza rinunciare a guardare la tv? Vediamolo nel dettaglio.





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