Soldi in Banca a Rischio: Parola di Visco. Ecco Perchè

salvataggio banchePoichè le banche risentono della crisi economica, anche i correntisti dovranno contribuire al loro salvataggio. Parola di Visco che col suo intervento all’aula del Senato ha fatto intendere che forse c’è da aspettarsi un prelievo forzoso dal conto corrente, qualche altra tassa sui depositi o qualcosa del genere.

La notizia è di oggi, 23 aprile 2015, confermata da un tweet dell’ufficio stampa che riporta il passo saliente di quanto detto dallo stesso governatore di Bankitalia.

tweett bankitalia

I clienti delle banche dunque si trasformeranno loro malgrado in creditori in caso di necessità. E il fatto che la notizia sia stata diffusa pubblicamente non fa altro che sospettare che ci sia qualcosa di già programmato nell’aria.

Se a molti non fregherà nulla, a tanti altri piccoli e grandi risparmiatori che magari con grossi sacrifici hanno messo da parte dei soldi, custodendoli presso qualche istituto di credito, un annuncio del genere potrebbe far venire il panico.

Si scatenerà la corsa agli sportelli per svuotare i conti e decidere di tenere nascosto il contante a casa, sotto il materasso, oppure magari dentro una piccola cassetta di sicurezza ben occultata dagli occhi di eventuali malintenzionati?

Molto probabile visto che Visco ha voluto anche precisare che una tale iniziativa non farebbe altro che rispecchiare le nuove norme comunitarie in materia di gestione delle crisi.



A onor del vero occorre specificare che il replicarsi in Italia di quanto accaduto di recente a Cipro, anche se dovesse avvenire, interesserebbe prima gli azionisti, poi gli obbligazionisti, ed infine i semplici possessori di conti correnti.

Magari starai pensando che non succederà mai visto che nel bel paese i risparmi sono tutelati dalla Costituzione; peccato però che qui da noi sempre più spesso la Costituzione viene calpestata. Certo, Visco non ha espressamente menzionato i conti correnti nelle sue dichiarazioni per evitare di scatenare il panico, ma la decisione europea quella è.

E poco importa se sulla carta i depositi sono garantiti fino a 100 mila euro. Quando si depositano soldi in banca, figurano come se fossero un prestito che si sta facendo all’istituto finanziario.

Quindi, se questo fallisce, anche i soldi prestati rientrano nel fallimento e si rischia di rivederli chissà quando e quasi certamente solo col binocolo. Poi magari ci si potrà anche rivolgere a un giudice o alla Corte Costituzionale per impugnare il prelievo che risulterà illegittimo.

Nel frattempo i buoi (soldi)  dalla stalla (banca) saranno già spariti. Praticamente il rischio imprenditoriale delle banche viene riversato sui clienti, che falliranno al loro posto. Purtroppo, in questa Europa che ci ha privati anche della sovranità monetaria non siamo più padroni di nulla.

Ma almeno, chi sa leggere tra le righe della finta ingenuità usata da Visco che nel discorso di oggi ha solo messo le mani davanti, adesso sa come stanno davvero le cose.

E decidere volutamente se essere tra i correntisti che salveranno le banche, oppure salvare i propri soldi da queste.







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