Risparmiare sull’Acqua Minerale con le Caraffe Filtranti

Filtri caraffe filtranti

Il filtro è composto da resine a scambio ionico e carbone attivo che riducono la durezza dell’acqua e la presenza di alcuni metalli pesanti. Il carbone attivo riassorbe cloro, pesticidi e agenti inquinanti e impurità organiche, migliorando il gusto dell’acqua ed eliminando alcuni odori e sapori poco gradevoli (cloro, calcare).

Alcuni garantiscono la non proliferazione batterica nei filtri attraverso l’impiego di antiossidanti specifici.

Efficacia delle caraffe filtranti

Il web è pieno di opinioni talvolta discordanti. Alcuni ne parlano bene, altri ritengono che non servano a nulla. Qualche anno fa addirittura Altroconsumo ha condotto dei test finalizzati a capire se le brocche filtranti potessero realmente rendere migliore la qualità dell’acqua del rubinetto.

Dai risultati di tali test effettuati dalla prestigiosa associazione che difende i diritti dei consumatori è emerso che le caraffe filtranti, anziché migliorarla, rischiano di peggiore la qualità dell’acqua.

Sempre secondo questa ricerca, l’uso della brocca filtrante è inutile non solo quando le sostanze indesiderate sono del tutto assenti nell’acqua di partenza, ma anche quando sono presenti in tracce perché sotto ai limiti consentiti.

Alcune cartucce filtranti rilasciano ammonio in quantità superiore al limite di legge fissato per le acque destinate al consumo umano.

Le brocche tengono a bada i solventi, ma il ristagno dell’acqua nella caraffa causa un generale peggioramento della qualità microbiologica (la carica batterica) e chimica (l’aumento di nitriti) dell’acqua.

I risultati emersi si riferiscono ad un utilizzo delle caraffe in condizioni ottimali: se l’uso non dovesse essere così accorto, i rischi potrebbero anche aumentare (soprattutto la proliferazione batterica).

Conclusioni di Altroconsumo: se decidete di comprare una caraffa filtrante seguite attentamente le istruzioni d’uso riportate nella confezione, conservate l’acqua in frigorifero e consumatela entro la giornata.



Seppure Altroconsumo è una fonte attendibilissima, resta il fatto che tali studi si riferiscono al 2007. Di certo in tre anni le aziende hanno apportato importanti perfezionamenti alle caraffe filtranti ed è auspicabile supporre che siano molto migliori rispetto al passato.

Cosa dice la legge

Leggendo il D.M. 443/90, si comprende che la presenza dei soli filtri a carbone attivo nelle caraffe filtranti non è ammesso poiché favorisce la proliferazione batterica e rilascia le sostanze trattenute in modo incontrollato.

I sistemi di filtrazione necessitano quindi di una maglia submicrometrica in grado di trattenere eventuali sostanze rilasciate dal carbone ed un trattamento che sia in grado di evitare la proliferazione batterica.

Oltre a ciò, in questo caso le caraffe filtranti, devono essere dotate di un meccanismo che dopo un certo numero di litri d’acqua filtrati blocchi l’erogazione per consentire la sostituire del filtro con uno nuovo. Le caraffe filtranti possiedono tali caratteristiche? Sono dotate di autorizzazione del Ministero della Sanità?

Considerazioni personali

Ho fatto una lunga ricerca per approfondire l’argomento, saperne di più e decidere se vale la pena acquistare una caraffa filtrante o un qualsiasi altro sistema di depurazione.  Sono giunto alla conclusione che per valutare al meglio occorre eseguire alcuni passaggi.

Innanzitutto bisogna assicurarsi che nel proprio Comune l’acqua sia buona e non rientri tra le zone in cui non deve essere utilizzata per scopi alimentari (bere, cucinare, ecc).  Ci sono poi delle zone in cui l’acqua non è delle migliori ed è consigliabile non darla ai bambini.

Una volta appurato questo, bisogna poi considerare che influisce anche lo stato dell’impianto domestico. Se ad esempio in una determinata città l’acqua è buona e le tubature dell’abitazione sono vecchie o usurate, potrebbe comunque uscire dal rubinetto acqua non adatta al consumo umano.

In tal caso occorre quindi fare una approfondita analisi dell’acqua che fuoriesce dal rubinetto per essere sicuri. Nel caso in cui dall’esito degli esami emerga la necessità di adottare qualche accorgimento, bisogna agire innanzitutto sull’impianto.

Se a questo punto è tutto ok e si vuole solo migliorare il sapore dell’acqua, può andar bene anche una caraffa filtrante. Il discorso si complica nel caso in cui l’acqua non sia buona già all’acquedotto. In tale circostanza  occorre dotare il proprio impianto idrico di un vero e proprio sistema di depurazione.




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