Quando i Soldi non Fanno la Felicità

Sei sicuro che sia il denaro a rendere felici le persone? Io nutro qualche dubbio.

Non voglio dire che i soldi non siano importanti nella vita: lo sono eccome.

Di contro però, entrare in possesso ad esempio di una grossa vincita al gioco, a volte può avere dei risvolti tutt’altro che positivi.

In questo articolo ho riportato alcuni fatti realmente accaduti, a dimostrazione che vincere al gioco non basta ad essere felici se dietro non c’è una corretta cultura di gestione del patrimonio.

Le persone di cui parlerò hanno tutti qualcosa in comune.

Sono diventate ricche vincendo al gioco e se potessero tornare indietro nel tempo, di certo farebbero volentieri a meno della vincita, pur di riavere la propria esistenza più sobria ma sicuramente più serena.

Premessa
Se è più facile diventare ricchi piuttosto che mantenere nel tempo la ricchezza acquisita, meglio pensarci prima ed essere preparati nel caso in cui si dovesse vincere una grossa somma al gioco.

Per chi poi volesse mettersi a fare l’imprenditore improvvisato, sarebbe bene tenere a mente una massima di Warren Buffett: investo solo in cose che capisco.

Salvatore Ferrante
Un falegname palermitano cinquattottenne, dopo aver vinto ed incassato 3 miliardi di vecchie lire vinti al Totogol nel 1995, fu ritrovato morto ammazzato a colpi di pistola in un garage. La malavita voleva estorcergli le vincite.

Giovanni Mannu
Minatore sardo, 77 milioni vinti al Totocalcio nel 1950. Investimenti sbagliati lo ridussero sul lastrico in poco tempo.

Giovanni Frigato
Operaio Fiat, nel 1951 vinse 74 milioni. Volle investire nel cinema ma tutto andò per il peggio. Perse tutto e tornò a fare l’operaio.



Giovanni Cappello
Bigliettaio siciliano, nel 1971 vinse 76 milioni dell’epoca al totocalcio. Bastarono poche settimane a dilapidare nel lusso più sfrenato il capitale vinto.

Rosario Leonardi e Antonio ciro Benx
Vincitori nel 1980 di oltre 3 miliardi al totocalcio. Investirono in una impresa edile e le cose sembrano andar bene. Restava il vizio del gioco che li portò al suicidio per debiti qualche anno dopo.

Matteo D’Aprile
Uno dei vincitori che nel 1998, a Peschici, centrarono il sei da 63 miliardi di  lire. Prima gli rubarono l’automobile, un’altra gliela incendiarono e una moto gliela buttarono in un cassonetto. Fece investimenti sbagliati e subì un incendio nella casa di campagna. In poco tempo si ritrovò nuovamente senza soldi e tornò a lavorare in campagna.

Pensi che sia accaduto per caso solo a qualche italiano? Persone di ogni parte del mondo sono accomunate da storie simili; di seguito ne trovi solo alcune tra le tante.

Ibi Roncaioli
Nel 1991 vinse 5 milioni di dollari al lotto americano. Ne spese gran parte al gioco d’azzardo riducendo sul lastrico la famiglia. Il marito non la  perdonò e la uccise avvelenandola.

Michael Carroll
Nel 2002 vinse quasi 10 milioni di sterline alla lotteria. Impiegò circa otto anni a dilapidarli comprando appartamenti, gioielli, regali a parenti e amici, alcol, droga e prostitute.

Attualmente vive col sussidio di disoccupazione di 42 sterline a settimana e spera di trovare un lavoro.

Callie Rogers
A 16 anni, nel 2003, vinse quasi 2 milioni di sterline. Decise di sistemare la famiglia, comprando case per tutti.

Lo shopping sfrenato e un intervento estetico non riuscirono a regalarle la felicità sperata. Successivamente tentò il suicidio tormentata dal fatto di essere ben voluta solo per la sua ricchezza.

Keith Gough
Nel 2005 vinse 9 milioni di sterline alla lotteria.  Spiegò in seguito in una intervista rilasciata su News of the world che la sua vita era stata completamente rovinata dai soldi vinti al gioco, aveva perso tutti gli affetti più cari e che ormai passava le giornate affogando il dolore nell’alcol; è morto d’infarto a 58 anni, triste, solo, e pieno di debiti.

Abraham Lee Shakespeare
Camionista della Florida, vinse nel 2007 un premio di 30 milioni di dollari alla lotteria. Tempo dopo scomparve e successivamente fu ritrovato privo di vita. Una morte avvolta nel mistero.




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