Pagamenti Tracciabili: Il Contante Potrebbe Sparire Per Sempre

Per combattere l’evasione ben presto saranno aboliti gli scontrini, ci sarà l’obbligo di fatturazione elettronica e, anche se ancora nessuno ne ha fatto cenno esplicito, potrebbe addirittura sparire il contante in modo da recuperare ben 91 miliardi di euro annui (pari al 7% del Pil) visto che, secondo il Piano del Governo Renzi, sarebbe l’unico mezzo efficace di contrasto.

Il primo ottobre scorso, il Ministero dell’Economia ha varato il rapporto sulle strategie di contrasto all’evasione fiscale, da cui emerge infatti un chiaro segnale che l’esecutivo sia intenzionato a puntare tutto sulla tracciabilità dei pagamenti, per far emergere il nero.

Chiamati in causa in primis i commercianti, che dovranno trasmettere in via telematica tutte le transazioni e i corrispettivi, eliminando in tal modo gli scontrini fiscali.

Ci sarà poi un aumento dell’uso degli strumenti di pagamento tracciabile, che potrebbe portare gradualmente alla totale eliminazione del denaro contante ovvero della carta moneta.

Questo salvo altri provvedimenti visto che si sta paventando l’idea di portare il limite di pagamento in contanti a 3 mila euro.

Il tutto grazie alla sinergia tra le banche dati in uso alla pubblica amministrazione, come l’anagrafe tributaria.

Una vera e propria rivoluzione destinata a stravolgere totalmente il modo di fare acquisti e vendite in Italia.

D’altronde la strada è gia stata segnata in passato, prima con il limite sui pagamenti in contanti fissato a mille euro e poi con l’obbligo dell’uso del Pos per le partite iva, riguardo i pagamenti sopra i 30 euro, per tutti i commercianti, gli artigiani e i liberi professionisti in genere.

In un comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, il Numero 30 del 30 settembre scorso si legge infatti:

“L’adozione generalizzata degli strumenti della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi, insieme al più generale potenziamento della tracciabilità delle transazioni, anch’esso previsto dalla Legge Delega, consentirebbero di realizzare notevoli riduzioni degli adempimenti per le imprese.

Si avrebbero dunque conseguenti riduzioni di costi, e di migliorare notevolmente il contrasto e la prevenzione dell’evasione, attraverso l’utilizzo delle informazioni per l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria.”



Il testo appena menzionato si può riassumere ed interpretare così: vi diamo una burocrazia più snella ma in cambio sarete obbligati a pagare in contanti, almeno in questo modo i furbetti delle tasse potranno finalmente essere smascherati.

E poco importa se tutto ciò andrà a discapito delle imprese e dei consumatori (costi per le commissioni sia per chi vende usando il pos che per chi compra utilizzando carta di credito o bancomat).

Tempo ipoteticamente stimato entro il quale sparirà del tutto l’uso dei soldi: al massimo un anno e mezzo, anche perchè, se non riusciranno a beccare il popolo degli evasori, attraverso una clausola inserita nella legge di Stabilità, già a partire dal 2016 si dovrà necessariamente aumentare l’iva ma anche altre tasse.

Obiettivo finale: arrivare a un gettito pari a 12,4 miliardi di euro solo  quest’anno, con un incremento delle entrate che dovrebbe attestarsi a 17,8 miliardi nel 2017 e a 21,4 miliardi nel 2018.

Anche perchè il 2016 è la fatidica data in cui scatteranno automaticamente le verifiche di Bruxelles sul rispetto dei parametri europei con conseguenti possibili ulteriori stangate.

Ci potrebbe essere anche una diversa alternativa possibile, per non rischiare di tirarsi addosso le ire dei tanti contrari all’eliminazione del contante: il semplice utilizzo del codice fiscale da esibire ad ogni acquisto, che verrà strisciato così come già avviene quando si comprano i farmaci (anche se per fini diversi, ovvero per detrarre le spese mediche).

In tal modo anche se non si usa il bancomat o le carte di credito e prepagate, risulterĂ  sempre e comunque chi compra cosa e di conseguenza anche quanto spende.

Peccato solo che, contanti o meno, i sotterfugi per scamparla col fisco ci saranno sempre e comunque, vedi ad esempio i borsellini elettronici intestati ai parenti, così come i tesserini del codice fiscale di una persona diversa da quella che effettivamente sta comprando qualcosa.

Quanto ci metteranno ancora i nostri governanti (che ormai da qualche anno a questa parte non sono più votati dal popolo ma si sono autoproclamati tali) prima di capire che l’Italia non si salva con la soppressione dei contanti ma l’unico modo per combattere l’evasione fiscale è quello di abbassare l’imposizione fiscale?

Meglio ancora, togliendo anche qualcuna delle tante incredibili tasse insensate che esistono solo nel bel paese.







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