Fondo Garanzia Prima Casa: Cos’è e Come Funziona

fondo prima casaL’Associazione Bancaria Italiana ha da poco comunicato che ben presto, il Fondo di garanzia per la prima casa ideato dal governo letta,  sarà operativo. Manca solo il regolamento attuativo che appena pronto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Stanziamento previsto: 600 milioni che potrebbero tradursi in 15 miliardi di euro fino al 2016.

A beneficiarne saranno le famiglie e le giovani coppie che avranno accesso al credito per finanziare l’acquisto di un immobile di proprietà coperto dallo Stato.

Potranno quindi ottenere un mutuo che, allo stato attuale, sarebbe quasi impossibile accendere visto che le banche già da qualche anno li concedono sempre più raramente.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento di attuazione che renderà operativo tutto l’iter, il Ministero dell’Economia e l’Abi si apprestano a firmare un protocollo d’intesa finalizzato a disciplinare l’accesso delle banche alle garanzie e avviare rapidamente le erogazioni dei mutui.



La nuova disposizione si prefigge l’obiettivo di rilanciare il mercato immobiliare, dando nel contempo la possibilità ai soggetti che altrimenti non potrebbero permetterselo, di poter finalmente acquistare la prima casa.

Tanti ancora infatti i nuclei familiari colpiti dalla crisi chi finora, a causa delle difficoltà economiche, erano impossibilitati a diventare proprietari di prima abitazione liberandosi dalla morsa del pagamento dell’affitto.

Fondo di garanzia per la casa: come funziona

Il Fondo di garanzia per la casa è contro garantito dallo Stato e prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari erogati per l’acquisto della prima casa non superiori a 200 mila euro.

Non solo mutui prima casa ma finanziamenti finalizzati anche alla ristrutturazione oppure al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

Priorità di accesso alle coppie più giovani, ai nuclei composti da un solo genitore all’interno dei quali sono presenti figli minorenni, ai giovani di età al di sotto dei 35 anni con rapporto di lavoro atipico e agli inquilini di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.




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