Fatture False Sotto i Mille Euro: non Saranno più Punibili

fatture falseCon effetto retroattivo, le nuove norme prevedono la non punibilità nei confronti di chi emette false fatturazioni, a patto che siano di importo inferiore ai 1000 euro, e purchè le aziende incriminate accettino di collaborare col fisco. Spariranno dunque le sanzioni penali ma si pagheranno delle semplici multe. Evasori felici e contribuenti onesti arrabbiati, almeno a prima vista.

Questo è ciò che sarebbe trapelato dalle bozze del nuovo decreto sull’abuso del diritto, allo studio delle Camere, con lo scopo di riscrivere le regole del fisco.

Se il testo dovesse passare così com’è, sparirà il reato di frode mediante uso ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, diventando non passibile l’illecito che allo stato attuale è punibile col carcere con reclusioni che vanno da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 6

Peccato solo che poi in carcere per evasione, in Italia non ci vada quasi mai nessuno.

Previsto anche il raddoppio della soglia di punibilità per la dichiarazione infedele nel caso di imprese sottoposte al regime di adempimento collaborativo.

Saranno molti gli indignati che ad una lettura superficiale della notizia vedranno le nuove norme come una libertà di evadere le tasse, anche se in modica quantità.

Di fatto, seppure non saranno più considerate penalmente perseguibili le fatturazioni sotto la soglia indicata, c’è da tener conto che restano le sanzioni amministrative.

Dunque, tutti coloro che pensano di fare i furbetti sfornando fatture fino a 999 euro, si ritroveranno in breve a sborsare un bel pò di soldi in più tra multe, sanzioni e interessi vari.

Il motivo è presto detto: è plausibile ipotizzare che l’Agenzia delle Entrate, facendo semplicemente il proprio lavoro, andrà ad analizzare in maniera (se possibile) ancor più approfondita ricevute fiscali, scontrini e quietanze dubbie, ovviamente contestandole anche qualora ci sia il seppur minimo sospetto di illecito.

E se adesso per ogni 1000 € di fatture false (tra patteggiamenti, prescrizioni e sanzioni penali) si pagano mediamente solo 100 euro, in futuro il reato comporterà il pagamento del 100% di sanzione per quanto evaso, e di cifre oscillanti dal 100 al 200% relativo all’indennizzo dell’imposta non pagata.

Quale sarà il risultato? Cartelle Equitalia a go go, al posto di processi penali che si dilungherebbero per anni, concludendosi in un nulla di fatto, ovvero senza portare in carcere il presunto colpevole.

Finalità del provvedimento? Quello di far cassa, visto che l’ente demandato a riscuotere per conto dello Stato intascherà molti più soldi rispetto al passato, sempre che si venga beccati, e sempre che non scatti prima la prescrizione.

Non a caso l’Agenzia delle Entrate sta tentando di far aumentare almeno del doppio i termini di legge entro cui fare l’accertamento fiscale, ipotizzando anche di poterli superare nei casi più complessi o qualora, scaduti i tempi, dovessero emergere nuovi elementi.

Ricordo che attualmente il Fisco ha 4 anni per scovare gli evasori, lasso di tempo che si estende ad 8 anni in caso di reato penale.

Le norme allo studio del dlgs sull’abuso di diritto, stando alla prima bozza, avranno effetto retroattivo e chi all’entrata in vigore del decreto non avrà ricevuto atti di notifica per condotte abusive commesse precedentemente, si vedrà comunque applicare le regole delle suddette disposizioni.

Chissà se ci sarà maggior chiarezza sui confini tra evasione, elusione e abuso, oppure maggiore confusione che ancora una volta andrà a premiare i furbetti che riusciranno a pagare meno tasse pur senza violare nessuna norma tributaria.

Leggi il seguente articolo per saperne di più sull’evasione fiscale in Italia.




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