Condono Edilizio e Fiscale: Potrebbe Arrivare Presto

Molto più duro il pensiero dei tanti contrari ad un eventuale condono visto che, da una parte il governo dichiara di voler aprire la lotta all’evasione, mentre dall’altra studia iniziative che permetterebbero ai soliti furbetti del fisco di farla franca.

Chissà perche poi ogni volta che salta fuori un nuovo condono si dice che sarà l’ultimo e invece si ripetono a cadenze regolari.

Perchè prima non si riscrivono le regole in modo che, se veramente un nuovo condono verrà fatto, non sia davvero l’ultimo?

Di furbi in questo nostro Paese ce ne sono anche troppi ma non è certo coi condoni che si può pensare di essere credibili nel momento in cui si chiede, a chi è sempre stato onesto, di fare ancora ulteriori sacrifici.

Vero è che ognuno ritiene di essere colpito più di altri ma, alla fine, quelli che riescono a ottenere qualcosa sono sempre e solo le solite categorie privilegiate (avvocati, farmacisti, notai, ecc).

Una cosa è sicura: i cittadini sono sempre più esasperati e stanchi di una situazione che ormai si fa molta fatica a sostenere.

Sopratutto perchè il pulpito da cui viene la predica è stracolmo di persone che percepiscono lauti compensi da parlamentare e vanno in pensione dopo pochissimi anni di politica, mentre molti tra i giovani e meno giovani probabilmente una pensione non potranno averla mai.



A quanto pare la crisi italiana oltre ad essere finanziaria ed economica è anche e sopratutto una crisi culturale.

Speriamo almeno che ci sia qualcuno a ricordare ai politici arroccati a palazzo, che la Corte europea ci ha già bacchettati per ben 2 volte con specifiche sentenze per precedenti condoni.

Mettere in atto una sanatoria quindi sarebbe un percorso fortemente ostacolato dalla giurisprudenza della Corte di giustizia Ue, contraria a misure di questo tipo.

Al Governo i più sono convinti che un nuovo concordato fiscale e un nuovo patto tra Stato e contribuenti serva a dare nuovo slancio e vigore all’economia.

Certo è che se non si agisce sugli sprechi, sui privilegi della casta politica, sulla riduzione della spesa pubblica e sopratutto non si mette la mano sulla riforma fiscale per abbassare le tasse, difficilmente l’Italia riuscirà a ripartire.

Se poi la così tanto decantata lotta all’evasione fiscale partisse dall’alto, ovvero dai grandi gruppi economici e sopratutto dai controlli approfonditi delle finanze dei politici, forse i risultati ottenuti andrebbero ben oltre le aspettative.

Aggiornamento giugno 2014: si torna a parlare di condono fiscale per cercare di rimpinguare le casse dello stato costantemente vuote.




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