Condono 2014 sui Capitali in Nero Detenuti all’Estero e in Italia

soldi in neroVoluntary disclosure ad una probabile svolta in tempi brevi, ovvero nuovo condono fiscale grazie ad una sanatoria che dovrebbe far quadrare i conti in dissesto delle casse statali, facendo emergere capitali sommersi e fondi detenuti anche all’estero. Si potrà regolarizzare la propria posizione con l’Erario garantendo un gettito stimato in circa 2 miliardi di euro.

Lo schema è simile a quello dell’ultimo scudo fiscale con artefice Silvio Berlusconi e ad opera dell’ex ministro Tremonti, con l’aggiunta che quasi certamente la sanatoria 2014 si estenderà anche a chi ha prodotto sommerso in Italia.

In quel caso gli evasori poterono far rientrare dall’estero i capitali detenuti in maniera anonima, pagando un misero 5% e senza alcuna ricaduta penale.

Guai però a chiamare condono o nuova moratoria fiscale il provvedimento in arrivo, si sta cercando infatti di trovare il modo di non farlo passare come l’ennesimo regalo fatto ai disonesti.

Aperta l’ipotesi di introdurre garanzie penali anche se così facendo si rischierebbe di incassare molto meno di quanto stimato.

Il gettito previsto secondo diverse indiscrezioni trapelate sarebbe destinato a finanziare gli investimenti o la ricapitalizzazione delle imprese, stimolando la ripresa dell’economia.

Secondo i dati della Banca d’Italia, fuori dai confini nazionali ci sono ancora 250 miliardi di euro, oltre a una cifra che sfugge a qualsiasi stima di profitti aziendali, alla ricerca di paradisi fiscali.

Nuovo Condono Renzi 2014: Come Potrebbe Funzionare

Il contribuente si auto denuncia, fa emergere il sommerso detenuto nel bel paese oppure altrove, paga le tasse dovute relative all’ultimo decennio,  in cambio non viene sanzionato o multato.

Sempre che, nel frattempo la Finanza non lo abbia scoperto; in tal caso oltre alle tasse, sanzioni e magari anche l’arresto.

Ricordiamo che, secondo la Cgia di Mestre:

in 40 anni di condoni le finanze pubbliche hanno guadagnato 123 miliardi di euro, ovvero il gettito di un anno di evasione fiscale, visto che ogni anno in Italia vengono evasi in media 120 miliardi di euro.

Una cosa è certa: quella che qualcuno ha definito una sorta di amnistia tributaria potrebbe di fatto premiare i furbetti dei soldi in nero che, così come è già avvenuto in passato, potrebbero solo pagare la prima rata di quanto dovuto, lasciando in sospeso le altre, senza che il fisco possa far niente per riscuotere.



Almenochè, altra ipotesi plausibile, non venga fatto un vero e proprio condono tombale con una tantum da versare tutta in una sola e unica rata.

In caso contrario, una bella condanna penale senza sconti e magari ben condita da qualche annetto di carcere.

Oppure ancora: cancellazione del reato di frode fiscale e annullamento di sanzioni e multe,  in cambio del pagamento di un’aliquota oscillante tra il 15 e il 20%.

BasterĂ  la paura della galera a far ravvedere gli interessati?

Voluntary disclosure, condono fiscale, scudo sui capitali, moratoria fiscale o amnistia tributaria che dir si voglia, il provvedimento è allo studio dell’esecutivo proprio in queste ore.

E’ approdata in Aula proprio oggi infatti, per essere discussa, dopo aver ottenuto l’approvazione dalla commissione finanze della Camera.

Le nuove disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero estendono la portata anche alle dichiarazioni fraudolente.

Escludono invece la non punibilità per il riciclaggio e l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, garantendo la non punibilità per le nuove condotte di auto riciclaggio poste in essere in relazione ai reati tributari sino alla data del 30 settembre 2015.

Si evidenzia inoltre la riduzione delle sanzioni amministrative applicabile a seguito delle violazioni agli obblighi di compilazione del Quadro RW.

Chi aderirĂ  entro il 30 settembre 2015, dovrĂ  versare, in unica soluzione, le somme dovute a titolo di tributo, di contributi e interessi e le sanzioni.

In attesa che l’esecutivo fornisca notizie certe, puoi approfondire l’argomento cliccando sul seguente link e leggendo l’articolo riguardante il cosiddetto condono Renzi.







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